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Successo aerei droni israeliani armati in Marocco

Un'azienda di Tel Aviv fattura oltre 19 milioni di Euro. Tante le vittime civili

Israele e Marocco hanno sigillato di recente a Rabat, capitale del Paese nord-africano, un importante accordo di cooperazione militare, su cui cominciano ad emergere alcune indiscrezioni. Anzitutto che l'acquisto di armamenti prodotti da Tel Aviv possa servire per imprimere una svolta decisiva nel conflitto del Sahara occidentale. 

Secondo quanto rivela il quotidiano israeliano "Haaretz", la società a controllo statale Israel Aerospace Industries (Iai) avrebbe ricevuto pagamenti per 19,4 milioni di Euro dal Marocco negli ultimi sei mesi. È quanto emerge da una visura dei bilanci depositati presso la Borsa dei valori di Tel Aviv. L'azienda ha replicato con un no-comment sulle vendite in Africa. Il governo di Rabat rimane in silenzio.

Tuttavia, il Fronte Polisario -che nel 2020 ha decretato la rottura del cessate il fuoco con il Marocco in vigore dal 1991- ha denunciato la morte da metà novembre di una dozzina di civili in bombardamenti con droni. Il dito è puntato contro Rabat. L'organizzazione militante e politica, infatti, lotta da decenni per l'indipendenza del Sahara occidentale dal Marocco.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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