India respingerà accordo sugli elicotteri russi
Piano da 880 milioni di Euro per produrre localmente aeromobili sovietici

Il governo guidato da Narendra Modi non andrà avanti con il progetto di costruzione di elicotteri russi sul suolo indiano. Il patto, del valore di 880 milioni di Euro, si sarebbe dovuto sottoscrivere la prossima settimana, in occasione della visita del presidente Vladimir Putin a Nuova Delhi. L'intesa rientrava nel piano di ammodernamento della flotta dell'esercito indiano, composta da oltre 320 elicotteri obsoleti.
È quanto trapela da fonti interne del governo indiano, indiscrezioni rilanciate dalla testata economica "Bloomberg". L'India aveva siglato un memorandum di intesa nel 2015 per 200 elicotteri bimotore Kamov. Di questi, 60 aeromobili avrebbero dovuto essere importati dalla Russia, mentre il resto si sarebbe dovuto fabbricare localmente nell'ambito di una partnership tra Hindustan Aeronautics e Russian Helicopters.
Tuttavia, l'intesa ha avuto pochissimi sostenitori. Il governo ha deciso di potenziare sempre di più la produzione di armamenti 100% Made in India. Resta la necessità impellente di innovare la terza forza militare più grande del mondo, in cui il 70% della flotta di elicotteri ha 30 anni di servizio. Per questo motivo l'esecutivo di Nuova Delhi potrebbe tramutare questo passo indietro nell'acquisto di elicotteri militari Ka-226T fabbricati in Russia.
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