Durante le festività sono stati cancellati migliaia di collegamenti aerei in tutto il mondo a causa della diffusione della nuova variante Omicron del coronavirus. Questa, infatti, ha spinto i governi ad inasprire i controlli negli aeroporti, soprattutto per i passeggeri dei voli internazionali. Complessivamente, fra la vigilia, il giorno di Natale e Santo Stefano sono stati più di 6000 quelli cancellati. Di questi oltre un migliaio negli Stati Uniti. A determinare questa situazione sono state soprattutto le carenze di personale di molte aviolinee e la positività al covid di piloti ed assistenti di volo. 

È quanto emerge dal monitoraggio del sito specializzato "Flightaware" sulle cancellazioni di voli internazionali o domestici. Tra i vettori aerei che più di tutti hanno sofferto l'aumento repentino della domanda di trasporto di passeggeri durante le festività ci sono la tedesca Lufthansa e le americane Delta Air Lines, United Airlines, JetBlue ed Alaska Airlines. Oltre alla pandemia, negli Stati Uniti i disagi sono stati causati anche da un'ondata di maltempo che ha imperversato nell’ovest del Paese.

In Asia la situazione non è andata meglio. Basti pensare che il giorno di Natale Air China ha annullato 267 voli, circa un quarto di quelli programmati in giornata. In Gran Bretagna addirittura le compagnie di trasporto hanno sospeso l'attività il 25 dicembre per poi riprendere l'operatività ridotta nella giornata di domenica. 

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