Vettori aerei contro i voli fantasma
Centinaia quelli quasi vuoti per non perdere slot aeroportuali

I vettori aerei europei protestano contro Bruxelles a causa dei voli fantasma, ovvero le tratte che le aviolinee sono obbligate a fare, pur con pochi passeggeri, per mantenere gli slot di decollo ed atterraggio negli aeroporti del Vecchio contenente, come previsto dalle regole dell'Unione europea. Basti pensare, ad esempio, che la tedesca Lufthansa in inverno avrebbe operato 18 mila voli "non necessari". La norma, infatti, prevede la riassegnazione degli slot delle aviolinee se queste non li utilizzano almeno al 50% della loro capacità.
Alcuni collegamenti aerei sono stati operati con il solo equipaggio a bordo e nessun viaggiatore. In caso contrario le aviolinee perderebbero i diritti di decollo e di atterraggio negli aeroporti, come prevede una norma entrata in vigore nel 1993. Per via della pandemia Bruxelles nel 2020 ha abbassato la percentuale di occupazione degli slot dall’80 al 50%, ma a luglio 2021 l’ha aumentata nuovamente al 64%.
Per ora il commissario europeo ai trasporti, Adina Valean, ha prorogato la scadenza dei termini per il ripristino del limite dell'80% dal 27 marzo al 29 ottobre 2022. Tuttavia, la scelta non mette l’Europa al riparo da critiche feroci. Sia da parte di alcuni governi che degli ambientalisti, secondo i quali i voli fantasma indeboliscono l'impegno dell'Ue in fatto di taglio delle emissioni di gas nocivi.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency