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CLARA MOSCHINI

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Start-up aerospaziali e la scommessa Spac

Negli ultimi mesi grandi aziende hanno perso anche il 40% dopo la fusione

Oggi le start-up aerospaziali devono stare all'erta perché fare successo in questo settore è diventato sempre più difficile. Per questo motivo molte giovani aziende si affidano a società di acquisizione (Spac) che promettono rendimenti cosmici nel mercato azionario. Basti pensare che negli ultimi tre mesi una grande società come Virgin Galactic ha perso il 46% in borsa dopo alcune fusioni Spac di nuove creature del fondatore Richard Branson. L'ultima è Virgin Orbit, nata il 30 dicembre, che ha debuttato al Nasdaq lo scorso venerdì. 

Il fenomeno interessa tutta l'industria aerospaziale, che ha abbracciato completamente le fusioni Spac. Infatti, un'altra grande azienda del settore come Joby Aviation, produttore di aeromobili elettrici a decollo ed atterraggio verticale (eVtol), in borsa ha perso il 31% negli ultimi mesi. Lo stesso accade anche nel più promettente campo delle società di costruzione di vettori di lancio per satelliti: Rocket Lab ed Astra Space e restano riccamente valutate, ma le proiezioni degli analisti si sono fatte molto più caute.

Anche Eve, l'azienda costruttrice di eVtol controllata dal produttore di aeromobili brasiliano Embraer, ha da poco annunciato un accordo Spac valutato 2,9 miliardi di dollari, ma dovrà combattere con una miriade di concorrenti in un mercato che secondo gli analisti oggi vale un trilione di dollari.

Questa situazione rappresenta un avvertimento per le start-up aerospaziali. I titoli aerospaziali Spac possono fornire opportunità agli investitori audaci, ma il sentimento volubile del mercato giocherà un ruolo determinante nel destino di queste giovani imprese.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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