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Crisi Ucraina: il discorso di Draghi (2)

L'intervento al Senato: saranno raddoppiate le nostre forze aeree in Romania

Il presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi è intervenuto questa mattina presso l'aula del Senato per parlare della guerra tra Russia ed Ucraina e dei possibili effetti del conflitto sul nostro Paese, nonché per comunicare le mosse che compirà il Governo. Una crisi che vivono sulla propria pelle circa 2300 italiani presenti in Ucraina, di cui oltre 1600 residenti. Per questo motivo dal 12 febbraio la Farnesina ha raccomandato ai connazionali di lasciare il Paese, attivando l’Unità di crisi.

"L'invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Negli ultimi decenni molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa. In altre parole, che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici", ha dichiarato il premier.

Questo il ruolo dell'Italia. Dal punto di vista umanitario e migratorio "abbiamo già contribuito in modo considerevole all’emergenza con un finanziamento di 110 milioni di Euro a favore di Kiev come sostegno al bilancio generale dello Stato. Abbiamo donato oltre 4 tonnellate di materiale sanitario, ed offerto 200 tende familiari e 1000 brandine. Abbiamo in programma l’invio di beni per l’assistenza alla popolazione, l’invio di farmaci e dispositivi sanitari ed il dispiegamento di assetti sanitari da campo".

Dal punto di vista militare "il comandante supremo alleato in Europa ha emanato l’ordine di attivazione per tutti e cinque i piani di risposta graduale. All’unità attualmente schierata in Lettonia l’Italia contribuisce con 239 unità. Per quanto riguarda le forze navali sono già in navigazione sotto il comando Nato. Le nostre forze aeree schierate in Romania saranno raddoppiate in modo da garantire copertura continuativa, assieme agli assetti alleati. Sono in stato di pre-allerta ulteriori forze: l’Italia è pronta con un primo gruppo di 1400 militari ed un secondo di 2000 unità". 

Infine una preoccupazione: "Il deterioramento delle relazioni tra la Russia e l’Unione europea e la Nato ha reso ancora più aggressiva la postura di Mosca verso l’Occidente in ambito cibernetico e di disinformazione. La Russia infatti ha accentuato le sue attività ostili nei confronti dei Paesi dell’Unione europea e della Nato. È stato attivato un apposito nucleo per la cybersicurezza per condividere le informazioni raccolte ed al suo interno è stato istituito un tavolo permanente dedicato alla crisi in atto".

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

Gic - 1242609

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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