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Al convegno "Cybersec-2022" tra attualità e rischi

Urso (Copasir): "Occorre un cloud nazionale per banda larga e protezione dei dati"

La sicurezza dei dati, la protezione dei servizi essenziali, il crimine informatico, l’approccio geopolitico. Sono le tematiche al centro della due giorni "CyberSec2022-Italia, Europa, Mediterraneo", organizzata da Cybersecurity Italia, che termina questo pomeriggio.

Tra gli speaker c'era anche il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), Roberto Baldoni, secondo cui in Italia servono almeno 100 mila esperti di sicurezza. Per ora l'ente ne sta cercando 50: i candidati possono presentare la domanda entro il 25 marzo alle 16:00. L'importanza di avere queste figure è stata sottolineata dai recenti cyberattacchi russi alle istituzioni di Kiev e poi dalla discesa in campo di Anonymous contro Mosca. 

Al convegno era presente anche il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), Adolfo Urso, che in relazione al conflitto russo-ucraino ha dichiarato: "Abbiamo evidenziato la postura aggressiva della Russia negli ultimi 10 anni. Il tutto a seguito degli investimenti in energia e forze armate", inoltre una possibile "guerra ibrida riguarda tutti i settori della nostra società". 

Sul fronte cybernetico l'Italia corre alcuni i rischi: "Abbiamo creato da poco la Agenzia nazionale per la cybersicurezza, colmando una lacuna decennale rispetto a Francia e Germania. Abbiamo dato già indicazioni a Pubblica Amministrazione ed imprese per tutelare i loro asset. Per completare il perimetro di sicurezza nazionale occorre rendere operativo il cloud nazionale per mettere in sicurezza i nostri dati e realizzare la banda larga a controllo pubblico".

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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