Conflitto ucraino: Kiev apre su Donbass e Crimea
Per sbloccare i negoziati di pace il presidente Zelensky si dice disponibile a trattare

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky si è detto pronto al dialogo con il Cremlino per mettere fine al conflitto armato. Per farlo Kiev ha fissato il perimetro del negoziato con Mosca. Due i punti chiave: lo stop all'entrata nel North Atlantic Treaty Organization (Nato) che garantirebbe la neutralità di Kiev tra il blocco atlantico e quello sovietico; un confronto sulla situazione in Crimea e nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk annesse dalla Federazione russa.
"Il mio entusiasmo per la Nato si è raffreddato molto tempo fa dopo aver capito che l’Alleanza Atlantica non è pronta ad accogliere l’Ucraina. Non abbiamo mai voluto essere un Paese che prega in ginocchio per qualcosa e non voglio essere quel presidente". Sono però disponibile "a trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere". Lo ha detto il presidente ucraino nel corso di un'intervista con l'emittente televisiva statunitense Abc.
Intanto, prosegue l'impegno di molti Paesi per favorire i negoziati di pace tra Mosca e Kiev. I diplomatici europei lavorano a stretto contatto con gli Stati Uniti e con il Regno Unito e sollecitano anche la Cina a fare da mediatore. E mentre si muove Israele, la Turchia ha preparato il vertice Lavrov-Kuleba, ovvero i ministri degli esteri dei Paesi in lotta.
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