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Guerra ucraina: Italia invia armamenti

Tra questi ci sono mezzi blindati, mortai, obici ed altre armi pesanti

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, illustra oggi al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) il contenuto segretato del terzo pacchetto di forniture di armamenti da destinare all’esercito ucraino. Il documento è sottoscritto dai ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, e dell’Economia, Daniele Franco. Secondo alcune indiscrezioni vi comparirebbero armi pesanti come mezzi blindati, obici semoventi e mortai.

Tra le armi che Roma invierà ci sono obici 155/39 FH70 semoventi con una gittata di più di 20 chilometri, veicoli tattico leggeri multiruolo (Vtlm) tipo Iveco Lince, mortai pesanti con bocca da fuoco da 120 mm e relative munizioni. E poi armamenti tecnologici, anti-carro, sistemi di difesa anti-aerea a corto raggio, lanciamissili terra-aria da spalla, sistemi di comunicazione, dispositivi di protezione individuali e kit di sopravvivenza, sistemi elettronici anti-droni, disturbatori di radar, sistemi di intercettazione di comunicazioni. L’Italia invierà anche 350 militari in Ungheria e 250 in Bulgaria.

"Non ci sono carri armati. Non mandiamo materiale obsoleto, o roba da buttare via". Se quello in arrivo fosse l'ultimo decreto sull'invio di armi a Kiev, "significherebbe che siamo vicini al negoziato di pace. Io spero che sia l'ultimo, ma tutto lascia pensare che ci sarà ancora bisogno di sostenere il governo ucraino", aveva anticipato nei giorni scorsi il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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