Al via da oggi e fino al 27 maggio in Sardegna le esercitazioni militari in mare e su terra da parte della North Atlantic Treaty Organization (Nato), che vede impegnati oltre 4000 uomini provenienti da 7 Paesi, con la presenza di 65 navi, sottomarini ed elicotteri. Per l'occasione la Capitaneria di Porto di Cagliari con un'ordinanza ha annunciato la chiusura di 17 spiagge. Si tratta di una delle più grandi azioni mai messe in campo sull'isola. 

La movimentazione di uomini e mezzi in Sardegna rientra nel quadro dell'esercitazione Nato "Mare Aperto 2022", in corso tra Sardegna, Sicilia e Puglia sino al 27 maggio. Sull'isola sono interessati tre poligoni militari: Quirra-San Lorenzo (12.700 ettari) a Perdasdefogu, Capo Frasca (1200), Capo Teulada (7200 ettari). 

"Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha scambiato la Sardegna per un teatro di guerra e dovrà spiegare con quale motivazione chiude al transito, sosta, pesca, balneazione ed immersioni 17 zone davanti alle nostre bellissime coste scatenando scenari assurdi con armamenti e truppe. Sta preparando le scene di un incubo, ma noi non siamo in guerra e non la vogliamo. La Sardegna è un paradiso e va tutelato, non può essere usato ed inquinato per esercitazioni militari per le quali abbiamo dato fin troppo", denunciato i parlamentari sardi Emanuela Corda, Pino Cabras ed Andrea Vallascas (Alternativa).