Oggi a Bruxelles in un importante riunione del Consiglio affari esteri dell'Unione europea i ministri dei 27 Paesi si sono confrontati sulla situazione del conflitto russo-ucraino e sulle possibili soluzione, rilanciando la necessità di comminare altre sanzioni economiche ai danni di Mosca, rea di avere aggredito militarmente Kiev. Quest'ultima, presente con il ministro degli esteri, Dmitro Kuleba, ha spinto verso l'adozione di questa misura. 

"L'Italia non pone veti, noi vogliamo approvare il sesto pacchetto sanzioni il prima possibile perché le sanzioni sono l'unico strumento pacifico a nostra disposizione per portare Putin al tavolo diplomatico. È evidente che le regole dell'Unione europea vadano riformate, superando il principio dell'unanimità, affinché un Paese solo, in questo caso l'Ungheria, non blocchi le decisioni", ha commentato il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, oggi a Bruxelles.

"Finora abbiamo assistito ad iniziative di Paesi singoli, come la Turchia -ha aggiunto- per riportare la crisi ucraina al tavolo negoziale. Abbiamo sostenuto la Turchia e continueremo a sostenerla ma crediamo serva un'iniziativa di pace molto più strutturata, che possa coinvolgere le organizzazioni internazionali e gli attori geopolitici più importanti. Ue può avere un ruolo-chiave lanciando questa iniziativa". 

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