Colombiagate: indagati i due broker
Sviluppi sulla vicenda della vendita di armamenti in America Latina
La procura della Repubblica di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati i due broker pugliesi Francesco Amato ed Emanuele Caruso, rispettivamente di 38 e 43 anni. L'accusa è di "sostituzione di persona" e "truffa" nella vicenda della trattativa per la vendita di navi ed aerei militari al governo della Colombia.
Il fascicolo è stato aperto il 5 marzo scorso dopo la denuncia del parlamentare Gennaro Migliore (Italia Viva) e dell’ambasciatore Sergio Piazzi, rispettivamente presidente e segretario generale dell’assemblea parlamentare del Mediterraneo (ApM). Il politico ed il diplomatico hanno segnalato che i due broker avevano usato abusivamente documenti falsi e contrassegni simili a quelli dell'organizzazione Apm.
Così, su delega del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, le forze dell'ordine campane hanno perquisito uffici ed abitazioni dei due broker. L'ipotesi è che, allo scopo di fare affari, Amato e Caruso abbiano "utilizzato credenziali false" per proporsi come "negoziatori nella compravendita di armamenti alle forze armate colombiane del valore di 4 miliardi di Euro". Vicenda che vide la mediazione dell’ex-presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, che aveva dichiarato di essersi limitato a mettere i due broker in contatto con Fincantieri e Leonardo. Una vendita sfumata oggi finita nelle aule di tribunale.
Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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