Dall’inizio del conflitto la marina militare russa ha mobilitato almeno due sottomarini della classe Kilo. Si tratta di sommergibili alimentati da motori diesel/elettrici, con un equipaggio di 52 marinai. Sono unità da combattimento moderne e silenziose, il cui impiego in guerra è legato soprattutto alle loro capacità missilistiche, di intelligence sotto costa e di incursione. 

I sottomarini sono stanziati nella base di Sebastopoli, nella penisola di Crimea. Un quadrante abbastanza sicuro, in quanto le forze armate ucraine non dispongono al momento di armamenti sufficienti per contrastarli, Il loro ruolo in guerra è legato soprattutto alla raccolta di dati elettronici utili alla realizzazione di database informativi. Senza dimenticare il lancio di missili cruise a lunga gittata che possono raggiungere bersagli a distanze di 1500-2000 chilometri, in direzione delle aree dove il conflitto è più intenso. 

In ogni caso, grazie anche alla fornitura di armamenti da vari Paesi, il comando militare di Kiev guarda sempre più verso le coste, con l'obiettivo di indebolire la flotta del mare Nero della marina militare sovietica. L’affondamento dell'incrociatore "Moskva" è un segnale chiaro in tal senso. Tuttavia, all’Ucraina mancano occorrerebbero più missili anti-nave. Per questo motivo nelle scorse ore la Danimarca si è impegnata a fornire razzi Harpoon di produzione statunitense, ma potrebbero arrivare anche altri mezzi.