Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

AMI: Museo storico di Vigna di Valle compie 45 anni

E si rinnova a partire dal logo in vista centenario Forza armata

Apertura al pubblico resa possibile in soli duecento giorni

Il 24 maggio il Museo storico dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle (Roma) ha spento le sue prime 45 candeline ed ha celebrato questo traguardo presentando il suo nuovo logo.

La storia del Museo ha inizio il 24 maggio 1977 quando, durante una solenne cerimonia tenuta alla presenza del presidente della Repubblica Giovanni Leone, venne ufficialmente aperto al pubblico. Nel suo discorso inaugurale l’allora capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, generale Dino Ciarlo, non mancò di elogiare gli uomini che avevano reso possibile questa sensazionale apertura in soli duecento giorni: “…quanti delle vecchie e delle nuove generazioni verranno a visitare questo Museo possano coglierne il senso e il significato più vivo e più profondo: esaltazione dell’intelligenza, dell’intraprendenza e del coraggio umano, ed omaggio a coloro che concepirono il materiale storico qui esposto e lo impiegarono nei cieli di tutto il mondo con la coscienza di dare all’Italia ed all’umanità il proprio contributo di civile progresso…”.

Dopo tutti questi anni, era necessario un intervento di ammodernamento delle strutture e della veste grafica. In vista delle celebrazioni del centenario dell’Aeronautica militare del 2023 la Forza armata ha così avviato una serie di lavori finalizzati a presentare un museo più al passo con i tempi e con tante novità. Prima fra tutte, il logo: da oggi il Museo sarà universalmente riconosciuto con l’acronimo di Musam. Il nuovo simbolo nasce dall’esigenza di dare una brand identity chiara ed univoca a questa istituzione. Oltre alla scritta Musam, il logo si compone anche di una stilizzazione dell’aereo più iconico della storia del volo italiano: il Siai S-55, noto per le grandi imprese aviatorie compiute negli anni Trenta. L’impiego tutt’altro che bellico di questo velivolo, ha messo tutti d’accordo su quale fosse il mezzo aereo più adatto a rappresentare il Museo e tutta l’Aeronautica militare. 

Grazie alla lungimiranza di chi pensò e realizzò il Museo ed all’abnegazione di chi lo ha mantenuto aperto, anche in periodi di forti restrizioni sia economiche che sociali, non da ultima la pandemia di Covid, nel corso degli anni questa piccola istituzione è divenuta una delle più importanti realtà storico-aeronautiche a livello internazionale. 

Il Museo storico dell'Aeronautica militare ha il compito di raccogliere, restaurare, conservare, esporre e valorizzare il materiale aeronautico di interesse storico e documentario proveniente da rinvenimenti o donazioni private. Attraverso molteplici attività interne ed esterne, è inoltre un centro propulsore di storia e di cultura aeronautica sotto il profilo scientifico, didattico e divulgativo. L’affluenza media annua è di circa 50.000 visitatori. La sua posizione in un ambiente naturale incontaminato e il fascino delle sue strutture, lo rendono una location ideale per l’organizzazione di eventi e riprese cinematografiche. Al momento è chiuso per lavori di ristrutturazione ed ampliamento. La riapertura è prevista per il 2023, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di costituzione dell’Aeronautica militare.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

red/f - 1244693

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
Collegate
Simili
◄ Torna alla pagina precedente