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Russia-Ucraina: la posizione del Regno Unito

Johnson: "Non è il momento per mantenere lo status quo, si provi a rovesciare le cose"

Secondo alcuni opinionisti britannici c'è una cosa che accomuna la Russia ed il Regno Unito: sia Mosca che Londra hanno sempre avuto un piede in Europa ed uno fuori, geograficamente, politicamente e culturalmente. Inoltre, il referendum sulla "Brexit" (oggi sono i sei anni da quella data) e la guerra in Ucraina sono, sostengono, simbolo di una crescente frustrazione per la propria incapacità di esercitare un'influenza geopolitica. Ma entrambi vanno dritte per la loro strada.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, lo spiega chiaramente in questa intervista rilasciata al quotidiano "Il Corriere della Sera": "C’è il rischio che la gente non riesca a vedere che questa è una battaglia vitale per i nostri valori, per il mondo. I costi dell’energia, la spinta dell’inflazione, i prezzi del cibo stanno avendo un impatto sulla fermezza delle persone. Ciò non sta avendo un impatto sulla fermezza del Regno Unito".

Non manca una critica contro la spinta al negoziato da parte dei Paesi europei: "È assolutamente chiaro gli ucraini e Zelensky non cederanno territori in cambio della pace. Non vogliono essere forzati ad un negoziato, non acconsentiranno ad un conflitto congelato nel quale Putin è in grado di continuare a minacciare ulteriore violenza ed aggressione. Il territorio ucraino deve essere restaurato, almeno nei confini prima del 24 febbraio. Ma trovo che l’unità dell’Occidente sia ben più evidente delle divisioni". 

Ed infine contro Putin il premier Johnson sottolinea la necessità di un intervento deciso a favore degli ucraini: "È ciò che proporrò ai vertici del G7 e della Nato. Questo non è il momento per mantenere lo status quo, questo è il momento per provare a rovesciare le cose" militarmente.

Gic - 1245275

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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