L'Uganda People's Defence Force (Updf) avrebbe ricevuto in questi giorni alcuni elicotteri militari d'attacco Mil Mi-28 di fabbricazione russa. È quanto riportano diverse fonti giornalistiche internazionali, alcune delle quali riferiscono la presenza di tre aeromobili presso una base militare dove sarebbe stata ufficializzato l'accordo Mosca-Kampala.

"La nostra aeronautica adesso può fare molte cose. Sono capacità che dovremmo migliorare", ha dichiarato il presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni, ringraziando le forze armate. "Abbiamo fatto un buon lavoro nell'operazione militare Shujaa (protezione dei giacimenti petroliferi alla frontiera con il Congo, NdR). Gli aeromobili hanno colpito i bersagli in modo rapido, preciso, con attacchi a sorpresa. L'artiglieria e la fanteria stavano andando alla grande".

Dal canto suo la Russia, nonostante la guerra, assicura sulle capacità di rispettare i tempi di consegna previsti: "Il contratto è in fase di attuazione. Il primo lotto di Mi-28NE è già stato consegnato. Tutti gli aeromobili previsti arriveranno all'inizio del 2023", secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa "Tass".

Il Mi-28 ha volato per la prima volta nel novembre 1982 in sostituzione del Mi-24/25. La versione Mi-28N Night Hunter dispone di un radar montato sull'albero del rotore, è armato con 16 missili anticarro a corto raggio radiocomandati Shturm e teleguidati Ataka; può montare razzi da 80 mm o 122 mm e pod per cannoni. Tra i Paesi che hanno acquistato il Mi-28 ci sono anche Algeria ed Iraq.