Riprese all'alba di oggi le ricerche dei circa 20 dispersi sulla Marmolada. Impiegati nella notte droni del Soccorso alpino del Trentino dotati di termocamere. Da questa mattina un elicottero sta volando a bassa quota per cercare di avvistare i corpi o eventuali superstiti. Al momento sono 6 le vittime confermate: tre italiani, un cecoslovacco, un uomo ed una donna non ancora identificati. Il bilancio è verosimilmente destinato ad aggravarsi. 

"Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella  ha voluto trasmettere anche alla nostra comunità oltre che ai parenti delle vittime il proprio cordoglio. Allo stesso tempo ha espresso parole di gratitudine ai soccorritori che si stanno prodigando, in condizioni non certo facili, alla ricerca delle vittime della grossa frana che ieri pomeriggio ha causato morte e devastazione", ha spiegato ai cronisti il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

A causare la tragedia è stato il distacco di un saracco di ghiaccio dal punto più alto delle Dolomiti, nel gruppo montuoso delle Alpi orientali, al confine tra la provincia di Trento e quella provincia di Belluno. La valanga di acqua e ghiaccio è stata innescata dal caldo eccessivo. Le vittime sono state trasportate al Palaghiaccio del comune di Canazei, dove è stata allestita la camera ardente in cui questa mattina i parenti delle vittime procederanno al riconoscimento dei corpi.

Questa notte sono proseguite le attività di ricerca di eventuali superstiti da parte dei soccorritori. I Vigili del Fuoco hanno presidiato la zona del distacco con i droni. Impegnato anche il personale della Protezione civile trentina, con il supporto del Soccorso alpino. Nessuna notizia sull'esito dei sopralluoghi.