Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato ieri che le nuove armi inviate dalla North Atlantic Treaty Organization (Nato) stanno "riducendo significativamente il potenziale offensivo dell'esercito russo". Tra queste ci sono sistemi di artiglieria ed i lanciamissili a lungo raggio Himars (High Mobility Artillery Rocket System), grazie a cui Kiev sta colpendo ferrovie, linee di comunicazioni e depositi russi.

Gli esperti militari hanno ribadito più volte l’importanza di questi sistemi, evidenziando tuttavia come il fattore tempo fosse fondamentale per i combattimenti nella regione del Donbass. Infatti, dal momento in cui queste armi sono giunte sul suolo ucraino, è stato necessario impiegare alcune settimane nell'addestramento specifico al loro utilizzo, mentre le forze armate russe avanzavano per chiudere la partita il prima possibile. 

Secondo uno studio che ha utilizzato immagini satellitari della National Aeronautics and Space Administration (Nasa), il 22% dell’area coltivabile ucraina è oggi in mano russa, così come grossa parte della fascia costiera. Intanto, dopo che Kiev ha piazzato la sua bandiera sull'isola dei serpenti appena riconquistata, Mosca ha fatto alcuni missili. I messaggi di sfida rivolti agli avversari continuano.