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Trent'anni dall'impresa della nave "Destriero"

Ora l'unità si trova in un cantiere in Germania

Alla presenza del sottosegretario di Stato del ministero della Difesa Stefania Pucciarelli e del presidente del Consiglio regionale della Liguria Gianmarco Medusei, si è tenuta nella serata di ieri nel cantiere di Muggiano conquistando il Nastro Azzurro percorrendo oltre tremila miglia nautiche che separano il faro di Ambrose a New York da quello di Bishop Rock in Inghilterra in meno di 60 ore alla velocità media di 53 nodi, con punte di 65, senza rifornimenti intermedi. 

L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Fincantieri e dagli Stati generali del patrimonio italiano, la consulta permanente e plenaria costituita dai rappresentanti delle più autorevoli ed importanti istituzioni ed organizzazioni private e pubbliche che operano nel settore del patrimonio.

All’evento sono intervenuti il presidente di Fincantieri generale Claudio Graziano, Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati generali del patrimonio italiano, il generale Carlo Magrassi, presidente della Fondazione Fincantieri, oltre ad alcuni sindaci del territorio.

Erano presenti anche i componenti dell’equipaggio dell’epoca, a cominciare dal pilota Cesare Fiorio, già direttore tecnico della scuderia Ferrari, Nello Andreoli, Aldo Benedetti, Franco De Mei Natrella, Silvano Federici, Mario Gando, Michael Hurle, Davide Maccario, Giacomo Petriccione, Cesare Quondamatteo e Sergio Simeone. Tutti hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale, l’attestato del trentennale, che certifica la partecipazione all’impresa.

Per i tre membri d’equipaggio Giuseppe Carbonaro, Odoardo Mancini e Massimo Robino Minetto, non più in vita, sono stati i familiari a ritirare l’attestato.

Sono stati inoltre ricordati anche tutti i dirigenti e i tecnici che, con il loro lavoro, contribuirono al successo dell’impresa, tra cui Luigi Mor e Moreno Molinari, rispettivamente direttore e vicedirettore del cantiere di Muggiano, Mauro Parodi, capo commessa, Francesco Rosa, responsabile controllo produzione, Franco Liistro, capo della comunicazione di "Destriero" e Vera Murialdi responsabile ufficio stampa di Fincantieri per la Liguria. È stata ricordata anche la figura di Corrado Antonini, che all’epoca ricopriva il ruolo di amministratore delegato di Fincantieri.

Fu commissionato dal principe Karim Aga Khan che affidò i lavori per la sua realizzazione a Fincantieri. Il progetto venne redatto dall’americano Donald Lee Blount ed il design curato da Pininfarina. L’imbarcazione, interamente in alluminio e lunga quasi 70 metri, era equipaggiata con tre turbine a gas General Electric che trasferivano la potenza agli idrogetti della svedese Kameva.

Oggi l'unità è ancora proprietà del principe Karim Aga Khan e si trova in un cantiere a Brema in Germania. 

Claudio Graziano, presidente di Fincantieri, ha commentato: “Un pilastro fondamentale alla base delle strategie di Fincantieri è il senso di appartenenza ad un gruppo, ad una azienda e ai suoi valori, un sentimento che diviene interiorizzato per l’assolvimento di una missione condivisa e che genera affezione verso la realtà lavorativa dove si opera: tutto ciò si acquisisce e si tramanda nel tempo anche grazie ad imprese umane e tecnologiche come quella del Destriero, che ha scritto una pagina storica della marineria italiana e non solo”.

Carlo Magrassi, presidente della Fondazione Fincantieri, ha affermato: “Il trentennale di un grande successo sui mari è la migliore rappresentazione degli obiettivi della Fondazione Fincantieri, che si propone di sostenere la cultura d’impresa saldando la concreta esperienza industriale con la memoria storica. Siamo dunque particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla celebrazione del Destriero, capace di compiere un record che è entrato a pieno titolo nell’immaginario collettivo”.

Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati generali del patrimonio italiano, ha dichiarato: “Chi ha avuto l’opportunità di partecipare alla cerimonia ha compreso che la vera impresa, dopo quella originaria, non è stata quella di organizzare l’evento bensì di accendere un focus sul Destriero. Perché il Destriero è un concentrato di elementi identitari e di valori del nostro Paese e del nostro patrimonio. Per questo motivo ci siamo mossi per chiedere lo status di bene culturale per questa imbarcazione”.

red/f - 1246241

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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