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CLARA MOSCHINI

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Costruzione globale di aerei va a rilento

Airbus e Boeing potrebbero ritardare consegne causa carenza di materie prime e difficoltà logistiche

La produzione globale di aerei va a rilento. Una dinamica alimentata da una serie di fattori concomitanti: dai problemi nei sistemi logistici che determinano vari ritardi nelle consegne di componenti, passando per la scarsità delle materie prime che frenano la produzione, senza scordare l'accumulo di ordini di velivoli narrow-body (a fusoliera stretta) nel portafoglio dei costruttori di velivoli.

La fine del periodo più critico (tamponi obbligatori, restrizioni ai viaggi internazionali) della crisi del trasporto aereo provocata dalla pandemia ha fatto aumentare la domanda di viaggi aerei e ha cambiato le esigenze delle aviolinee, che preferiscono sempre più i velivoli a fusoliera stretta, rispetto a quelli a doppio corridoio utilizzabili su rotte a medio-lungo raggio. 

Perciò i costruttori di aerei hanno accumulato un portafoglio ordini pari a nove anni di produzione per i narrow-body e di quattro anni wide-body. La società di consulenza Alixpartners prevede per i velivoli a fusoliera stretta il ritorno ai livelli pre-crisi entro il 2023-2024 contro il 2026 per i wide-body. 

Il portafoglio ordini di Airbus sfiora i 7000 aerei (91% a corridoio singolo e 9% per quello doppio), mentre sono circa 4200 per Boeing (80% a corridoio singolo e 20% per quello doppio). Per questo motivo le due società stanno potenziando la capacità di produzione, ma potrebbero rivedere i piani di consegne a causa delle difficoltà del mercato delle materie prima e nelle catene di approvvigionamento.

Gic - 1246383

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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