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Iran: nuove sanzioni dopo repressione proteste

Stati Uniti contro polizia morale Teheran; Raisi annuncia indagine sulla morte di Mahsa

Le proteste in Iran per l'uccisione di Mahsa Amini non accennano a placarsi. Per il settimo giorno di fila i ragazzi e le ragazze sono scesi in piazza nella capitale ed in altre 80 città. A fermarli non è bastata la repressione da parte del governo ed il tragico bilancio di 31 decessi. Intanto gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni economiche contro la polizia morale di Teheran, il suo direttore Mohammad Rostami, ed il responsabile locale Haj Ahmad Mirzaeim

"Mahsa Amini era una donna coraggiosa la cui morte in custodia della polizia morale è stata l’ennesimo atto di brutalità delle forze di sicurezza del regime iraniano contro la loro stessa gente. Condanniamo questo atto inconcepibile e chiediamo al governo iraniano di porre fine alla sua violenza contro le donne ed all’attuale violenta stretta sulla libertà di espressione e di assemblea", ha dichiarato la segretaria al tesoro, Janet Yellen

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha assicurato che la morte di Mahsa "sarà oggetto di indagine" ma ha aggiunto che "non saranno tollerati disordini", ma anche oggi le strade di Teheran sembrano un campo di battaglia con cassonetti bruciati, palazzi in fiamme, barricate. Le donne bruciano i loro hijab e si tagliano i capelli, gridando "morte al dittatore" con gli uomini al loro fianco a contestare un regime oppressivo che da due giorni ha bloccato la rete cellulare, i social network ed internet. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

Gic - 1247007

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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