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CLARA MOSCHINI

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Russia vuole emanciparsi da aerei Airbus e Boeing

Mosca prevede di costruire localmente 1036 velivoli passeggeri entro 2030

L'industria aeronautica russa vuole emanciparsi dall'Occidente. Il settore sta affrontando notevoli difficoltà legate soprattutto all'approvvigionamento di pezzi di ricambio per gli aerei europei Airbus e gli statunitensi Boeing. Questo a causa delle sanzioni economiche comminate a seguito della guerra in Ucraina. Il Gruppo statale Rostec punta perciò a costruire localmente 1000 aerei di linea entro il 2030.

Una svolta non di poco conto. Basta considerare che i velivoli di produzione straniera oggi in Russia operano il 95% dei collegamenti aerei nel servizio di trasporto dei passeggeri. La mancanza di pezzi di ricambio, dopo mesi di guerra, ad agosto aveva già spinto alcune compagnie russe a smontare alcuni mezzi per ricavare componenti da utilizzare per aggiustare altri aeromobili.

La soluzione individuata da Mosca sta nei SuperJet 100 e nell'Irkut MS-21 a medio raggio, progettati per rivaleggiare con Airbus e Boeing. La Russia prevede di produrre 20 aerei regionali SuperJet ogni anno a partire dal 2024 e 72 nuovi MS-21 a medio raggio dal 2029. 

Secondo il piano di sviluppo dell'industria aeronautica russa al 2022-2030, la Russia prevede di costruire 1036 aeromobili passeggeri: di cui 142 Superjet 100 e 270 MS-21, oltre a 70 turboelica Ilyushin Il-114 a corto raggio, 70 Tupolev Tu-214 a medio raggio, 12 Ilyushin Il-96 a fusoliera larga.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

Gic - 1247079

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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