Dopo l'escalation del Cremlino con l'annessione dei territori ucraini, il ministero degli Affari esteri italiano ha convocato l'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov. L'incontro si terrà oggi. Nel corso del faccia a faccia Roma formalizzerà a Mosca che non riconosce l’esito dei referendum in Ucraina organizzati dalle forze di occupazione. 

La mossa non è un’iniziativa isolata da parte di Roma, ma è stata pianificata con gli alleati dell'Unione europea, tanto che anche la Germania ha convocato l'ambasciatore russo a Berlino. L’obiettivo comune nel Vecchio continente è quello di dare un segnale di condanna a Mosca, per quest’ennesima escalation del conflitto in Ucraina, aggravato dalla minaccia di ricorrere alle armi nucleari per difendere i territori occupati. 

La Russia ha infatti comunicato che nelle consultazioni referendarie, che si sono tenute dal 23 al 27 settembre, oltre il 90% della popolazione avrebbe votato a favore dell'annessione a Mosca delle repubbliche di Donetsk e di Luhansk, occupate nel 2014, oltre che delle aree di Kherson e di Zaporizhzhia, di recente militarizzate.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.