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Francia: al via processo sul volo Air France 447

La notte del primo giugno 2009 un velivolo era precipitato nell'oceano Atlantico uccidendo 228 persone

Al via oggi a Parigi il processo per l'incidente aereo mortale che ha visto protagonista un velivolo A-330 (volo Air France 447) che operava sulla rotta Rio de Janeiro-Parigi nella notte del primo giugno 2009, scomparso durante una tempesta, precipitando nell'oceano Atlantico, uccidendo tutte le persone a bordo: 216 viaggiatori e 12 membri d'equipaggio, per un totale di 228 vittime. 

A più di 13 anni da quella vicenda si è aperto in tribunale il processo a carico dell'allora amministratore delegato dell'aviolinea Air France, Anne Rigail (oggi direttore generale), e l'amministratore delegato del costruttore europeo Airbus, Guillaume Faury. Per entrambi l'accusa è quella di omicidio colposo. Oggi in aula i vertici delle due società si sono dichiarati non colpevoli, suscitando l'ira dei parenti delle vittime che hanno gridato: "Vergogna".

Dopo due anni dall'incidente erano state rivenute le scatole nere dell'A-330 grazie all'utilizzo di sottomarini. Dai dati recuperati gli investigatori hanno scoperto che i piloti avevano risposto in modo superficiale ad un problema che coinvolgeva i sensori di velocità e gli avvisi di stallo, ritrovandosi all'improvviso con l'aereo che scendeva in picchiata. In seguito la Bureau d'Enquêtes et d'Analyses pour la Sécurité de l'Aviation Civile (Bea) ha formulato numerose raccomandazioni per garantire la sicurezza a bordo della cabina di pilotaggio. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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