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Germania vuole lo scudo antimissile

Berlino lavora con 14 Paesi europei ma Parigi e Roma frenano entusiasmo

Il progetto di uno scudo antimissile European Sky Shield Initiative (Essi), lanciato la scorsa settimana durante una riunione dei ministri della difesa dei Paesi membri della North Atlantic Treaty Organization (Nato), è stato accolto con favore dalla Germania, che si è posta come capofila nella sua realizzazione. 

L'iniziativa consiste in un ombrello in grado di proteggere da attacchi con missili di diversa portata, droni o elicotteri. Tra i sostenitori oltre la Germania, ci sono anche Regno Unito, Belgio, Olanda, Norvegia, Finlandia, Bulgaria, Romania, i tre Paesi baltici, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria. Tuttavia, non tutti i membri europei della Nato sono convinti. 

Tra questi ci sono soprattutto Francia ed Italia. Parigi, ad esempio, non vuole aderire in nome di un'autonomia strategica: ritiene cioè che il sistema debba essere frutto non dell'utilizzo di tecnologia tedesca, americana ed israeliana, ma di una cooperazione tecnologica tra Stati europei. 

Infatti, il sistema Essi dovrebbe essere formato da tre armamenti integrati: l’Iris-T (Infra Red Imaging System Tail-Thrust Vector Controlled) prodotto dall'azienda tedesca Diehl che ha un raggio di azione pari a 30/40 chilometri; i missili difensivi Patriots dell’americana Raytheon che operano fino a 200 chilometri; infine l'israeliano Arrows-3 concepito per distruggere missili supersonici fino a 2400 chilometri di raggio. 

Roma e Parigi, invece, attraverso il consorzio Mbda e Thales, sviluppano dal 2021 un sistema di difesa aerea terra-aria denominato Samp-T (Sol-Air Moyenne-Portée - Terrestre) che ha una portata di 120 chilometri. Quindi sul piano politico, l’Eliseo non condivide l’impostazione tedesca di sviluppare una difesa europea che non sia alternativa alla Nato, ma Parigi spinge sull’autonomia strategica europea rispetto a Washington. Insomma, permangono ostacoli nella costruzione di una difesa comune.

Gic - 1247485

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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