I satelliti civili e commerciali dei Paesi occidentali potrebbero essere un obiettivo legittimo per le forze armate russe. È quanto affermato oggi in assemblea alle Nazioni Unite da un funzionario del Cremlino, che ha minacciato di colpire i sistemi spaziali degli Stati che aiutano l'Ucraina. Parole che fanno emergere un vulnus sotto il profilo del diritto internazionale, sollevando preoccupazioni tra le aziende del settore. 

"Le infrastrutture semi-civili potrebbero essere un obiettivo legittimo per un attacco di rappresaglia" da parte di Mosca contro i Paesi che sostengono lo sforzo bellico dell'Ucraina, creando "una tendenza estremamente pericolosa", ha dichiarato un alto funzionario del ministero degli esteri russo, Konstantin Vorontsov, ribadendo la posizione di Mosca. 

Nessun Paese ha mai attaccato un satellite nemico con un missile. Un atto del genere, nel bel mezzo della guerra russo-ucraina, potrebbe intensificare drasticamente le tensioni tra Mosca e gli Stati Uniti. E che ciò possa accadere lo ha dimostrato proprio la Russia, quando lo scorso anno ha distrutto un suo vecchio satellite in orbita, facendolo esplodere in mille pezzi.