I flussi migratori nel Mediterraneo continuano e migliaia di migranti sbarcano sulle coste italiane. Nella giornata di ieri ne sono stati accolti 1099, secondo i dati diffusi dal ministero dell'Interno, altri 829 il 9 novembre e 1069 il giorno 7. Per un totale di 91.711 persone sbarcate in tutto il 2022. Per prevenire incidenti e decessi sono attivi 16 navi e 5 aerei che pattugliano il mare per conto di una decina di organizzazioni umanitarie non governative. 

I velivoli in servizio nel Mediterraneo appartengono alle seguenti ong: "Sea Watc" ne schiera due (Sea Bird 1 e 2), la svizzera "Humanitarian Pilote Initiative" uno (Moonbird), la francese "Pilotes Volontaires" ne ha messo in campo altri due (Colibri 1 e 2). La quasi totalità di questi velivoli è impiegata in operazioni di monitoraggio del tratto di mare antistante la costa della Libia. 

Sono invece 16 le navi attive nel tratto di mare che separa il Nord Africa dall'Italia. Otto di questi mezzi appartengono ad organizzazioni umanitarie con sede in Germania: "Sos Humanity" ne schiera una ("Humanity 1"), così come "Mission Lifeline" ("Rise Above"), due per "Sea Watch" ("Sea Watch 3", Aurora), una per "United4Rescue" ("Sea Watch 5"), così come per "Sea Eye" ("Sea Eye 4"), "Resqship" ("Nadir"), una finanziata dall'artista Banksy ("Louise Michel"). 

Ad esse si aggiungono: una per rispettivamente per le italiane "Resq" (Resq People) e "Mediterranea Saving Humans" (Mare Jonio); altrettante per le spagnole "Open Arms Uno" ("Open Arms"), "Proactiva Open Arms" (veliero Astral) e "Salvamento Maritimo Humanitario" (Aita Mari). Infine due navi battenti bandiera norvegese per "Sos Méditerranée" ("Ocean Viking") e "Medici senza frontiere" ("Geo Barents"). Presto in mare anche "Emergency" ("Life Support").