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CLARA MOSCHINI

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Assaeroporti: passeggeri in crescita nel 2022

Scali sud ed isole guidano ripresa; raggiunti volumi 2019 per cargo

Sono stati 164,6 milioni i passeggeri transitati negli aeroporti italiani nel 2022, più del doppio del 2021, anno in cui, tra effetti della pandemia e restrizioni alla circolazione, i viaggiatori furono solo 80,7 milioni. Traffico aereo in ripresa dunque con volumi, per il sistema nazionale, pari all’85% di quelli del 2019. Nel corso del 2022, infatti, il gap rispetto ai 193 milioni di passeggeri pre-Covid si è progressivamente ridotto, passando dal -39% del primo trimestre al -12% del secondo, fino al record dei mesi estivi-7%, seguito dal -9% degli ultimi tre mesi dell’anno.

Analizzando i dati per classi dimensionali in funzione dei flussi pre-pandemia, emerge che nel 2022 a trainare la ripresa del traffico aereo sono stati gli aeroporti medi e piccoli, molti dei quali hanno superato i livelli del 2019. Tra questi si segnalano gli scali di Milano-Linate (dato in parte influenzato dalla chiusura dello scalo da fine luglio a fine ottobre 2019), Bari, Palermo e Napoli per la fascia tra i 5 ed i 15 milioni di passeggeri; gli aeroporti di Brindisi, Alghero, Olbia e Torino per la categoria tra 1 e 5 milioni di passeggeri; gli scali di Foggia, Bolzano, Trapani, Grosseto, Cuneo, Perugia, Parma, Taranto, Lampedusa, Comiso, Pescara e Crotone per la classe con meno di un milione di passeggeri annui. Gli aeroporti con un traffico superiore ai 15 milioni di passeggeri sono invece caratterizzati da tassi di incremento meno marcati. Il divario sul 2019 è attribuibile principalmente al segmento intercontinentale che, dopo due anni di pandemia, ha ricominciato a crescere in maniera strutturale solo a partire dai mesi estivi del 2022. 

In termini di numero di passeggeri transitati, tra i primi 10 scali del 2022 si sono posizionati: Roma-Fiumicino con 29.360.613 (-32,6% vs 2019), Milano-Malpensa con 21.347.652 (-26% vs 2019), Bergamo con 13.155.806 (-5,1% vs 2019), Napoli con 10.918.234 (+0,5% vs 2019), Catania con 10.099.441 (-1,2% vs 2019), Venezia con 9.319.156 (-19,4% vs 2019), Bologna con 8.496.000 (-9,7% vs 2019), Milano-Linate con 7.719.977 (+17,5% vs 2019), Palermo con 7.117.822 (+1,4% vs 2019) e Bari con 6.205.461 (+11,9% vs 2019).

Analogo all’andamento dei passeggeri è stato, nel 2022, anche il trend dei movimenti aerei: sono stati 1.469.397, superando del 55% i valori del 2021 e raggiungendo il 90% di quelli del 2019. In crescita anche il cargo, che con 1.107.501 tonnellate di merci trasportate si è attestato ad un +1,7% rispetto al 2021 e ad un +0,3% sul 2019. Lo scalo di Milano-Malpensa, con oltre 720 mila tonnellate, conferma la leadership nazionale, processando il 70% delle merci avio del nostro Paese.

“Stiamo assistendo ad una forte ripresa del traffico aereo in Italia, superiore a quella di molti Paesi europei -ha commentato il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo– soprattutto grazie ai risultati eccellenti della stagione summer. Fa particolarmente piacere che gli aeroporti del sud e delle isole, con oltre 51 milioni di passeggeri ed un incremento del 2,2% sul 2019, recuperino i volumi pre-Covid così velocemente, a riprova di quanto il trasporto aereo sia centrale per i territori e la mobilità di persone e merci. Ci auguriamo che, altrettanto rapidamente, venga superata l’esclusione sostanzialmente ideologica del nostro comparto dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) e che cresca l’attenzione al settore nel quadro dalle scelte politiche di sviluppo. Includere il comparto in un piano di rilancio significherebbe non solo aiutare i gestori ma soprattutto rimettere al centro della ripresa gli stessi passeggeri, contribuendo, in una delicata congiuntura economica, al finanziamento di operazioni che guardino anche alla sostenibilità”.

red/f - 1249221

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