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Usa: impasse su convertiplano V-22 Osprey

Produzione destinata ad un arresto prematuro se il Congresso non agisce

La produzione del convertiplano (aereo-elicottero) V-22 Osprey, sviluppato congiuntamente da Bell (Gruppo Textron) e Boeing (Gruppo Lockheed Martin) per soddisfare le specifiche necessità operative del corpo dei marine americano, è destinata ad un arresto prematuro se il Congresso degli Stati Uniti non agisce.

L'obiettivo di produzione fissato dalla marina militare americana è di 50 aeromobili. Passo dopo passo questi mezzi stanno sostituendo i tradizionali elicotteri turboelica che equipaggiavano le portaerei. Con questo numero di convertiplani la forza militare marittima ritiene di aver acquistato tutti i V-22 Osprey di cui ha bisogno: quelli effettivamente in servizio, più vari mezzi aggiuntivi per l'addestramento ed altri scopi. 

Da tempo però il Congresso degli Stati Uniti acquista più convertiplani di quanto richiesto dal dipartimento della difesa. La spiegazione ufficiale è apparentemente questa: quel numero di Osprey non contempla quelli che staranno fermi in manutenzione o quelli impiegati in operazioni di emergenza marittima (ricerca piloti in mare, evacuazione medica e trasporto di feriti). Senza contare l'eventuale logoramento ed i tempi di guerra.

Detto questo, l'obiettivo di produzione del Congresso è pari a 70 convertiplani, ossia 20 in più rispetto di quelli richiesti dalla marina americana. Tuttavia, senza ulteriori investimenti la linea di produzione si chiuderà tra due anni, lasciando solo sulla carta l'obiettivo dei 70 mezzi V-22 Osprey. L'arresto della linea di produzione, inoltre, indebolirebbe una catena di approvvigionamento costituita da 500 aziende, compreso l'indotto.

Gic - 1250621

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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