Società francese settore difesa punta sulle riassunzioni
Safran ha tagliato forza-lavoro durante pandemia, ora vuole contrattualizzarne 12 mila

In questi due anni l'azienda francese Safran -specializzata nei settori aerospazio, difesa e sicurezza- ha scelto di tagliare la propria forza-lavoro di 16.000 unità, facendo scendere il numero dei dipendenti a 79.000 persone. Una decisione che i vertici hanno spiegato come dettata dalla necessità di ammortizzare gli effetti economici della crisi sanitaria, permettendo al produttore di restare competitivo sul mercato.
Adesso però i dirigenti hanno annunciato la assunzione di 12.000 lavoratori nel 2022, di cui 3000 in Francia. Tutto ciò per via della ripresa del mercato aeronautico che impone all'azienda di continuare ad essere competitiva ed al passo con i tempi.
"Il peggio è alle spalle. Sono molto fiducioso". Dopo "la peggiore crisi dell'aeronautica" adesso "il traffico aereo è in ripresa, gli ordini sono dinamici ed i tassi di produzione sono in aumento", in particolare per le commesse sull'A-320neo e sul B-737Max. Il gruppo ha ancora qualche "difficoltà di approvvigionamento per alluminio, titanio e nichel, ma anche in resine e prodotti chimici". Lo ha spiegato l'amministratore delegato di Safran, Olivier Andriès, in una intervista al quotidiano francese "Le Figaro".
"La variante Omicron -ha aggiunto- è una fonte di incertezza a breve termine. Le campagne di vaccinazione procedono spedite in tutto il mondo. Rimango ottimista. Ogni volta che le frontiere vengono riaperte, i passeggeri accorrono". Perciò si può ipotizzare "un ritorno alla situazione pre-covid entro la fine del 2022 sul mercato a medio raggio".
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency