Al via oggi a Mosca le celebrazioni per il Giorno della vittoria in ricordo della fine della Seconda guerra mondiale. Annullato lo spettacolo aereo dell'aeronautica militare a causa delle condizione meteorologiche, il resto della parata militare ha confermato le attese: oltre 10.000 soldati in piazza insieme a carri armati e missili di ultima generazione, come quelli ipersonici e con capacità atomica.

C'era grande attesa per il discorso del presidente russo Vladimir Putin: "Mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci".

"L'aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea -ha aggiunto- è stata una minaccia ai confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno. Il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria ed assolutamente giusta". Con l'attacco contro Kiev, Mosca ha risposto ad "una minaccia diretta vicino ai confini russi", ma "l'orrore di una guerra globale non si deve ripetere". La morte di ogni militare è una "perdita irreparabile" ed il governo russo farà di "tutto per aiutare le loro famiglie". 

Prima di abbandonare la Piazza rossa, il presidente russo Putin, ricordando la vittoria sui nazisti, ha affermato: "Voglio che i veterani americani sappiano che siamo orgogliosi delle loro gesta".

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