La Russia ha fatto sapere in queste ore che la priorità del Cremlino è quella di liberare la regione del Donbass, nell'Ucraina dell'est, dal controllo di Kiev. Intanto, quest'ultima ha confermato che l'avanzata delle forze armate russe sta avvenendo senza sosta, con l'esercito ed i mezzi militari che sono già nella periferia della città di Severodoneck, capoluogo della oblast di Lugansk.

"La nostra priorità assoluta è la liberazione delle regioni di Donetsk e Lugansk, che ora sono riconosciute dalla Federazione russa come Stati indipendenti. Non si tratta di annessione, ma di un'operazione militare richiesta dalle due Repubbliche popolari. Il nostro obiettivo è ovviamente spingere l'esercito ed i battaglioni ucraini fuori da queste regioni", ha dichiarato il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista all'emittente francese "Tfi". 

Il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky ha visitato in questi giorni i soldati al fronte a Kharkiv, ammettendo che "le condizioni nel Donbass sono indescrivibilmente difficili. Ci sono attacchi missilistici ed aerei. Stiamo proteggendo la nostra terra nel modo consentito dalle nostre attuali risorse di difesa. Stiamo facendo tutto per aumentarle. E le aumenteremo" perché il "Donbass sarà Ucraina e, anche se la Russia porterà distruzione e sofferenze, noi ricostruiremo ogni città, ogni comunità" e "non ci saranno alternative alle nostre bandiere ucraine".