Pechino prenderà "misure forti e risolute" nel caso il presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, visitasse l'isola di Taiwan ad agosto, così come annunciato nelle scorse ore dalla stessa politica americana. Un avvertimento a Washington affinché non si intrometta nelle questioni con Taipei, l'isola che rivendica l'indipendenza ma che la Cina considera invece una provincia ribelle da riunificare anche con l'uso della forza. 

Il ministero degli esteri cinese, Zhao Lijian, ha dichiarato che la visita di Pelosi sull'isola "minerebbe seriamente la sovranità e l'integrità territoriale" cinese. Gli fanno eco i media cinesi, che sottolineano come il viaggio di un politico di alto rango, come Pelosi o il presidente Joe Biden, non potrà essere letto come una semplice visita, ma sarà "l'ennesima manovra di Washington per manipolare la questione" taiwanese.

L'ambasciata cinese a Washington ha dichiarato di essere "fortemente contraria a qualsiasi contatto ufficiale tra gli Stati Uniti e Taiwan", perché "avrebbe un impatto politico negativo sulle relazioni Cina-Usa". Pelosi aveva già annullato un viaggio a Taiwan nell'aprile 2022 a causa della pandemia. Se la visita fosse confermata, arriverebbe in un momento in cui i rapporti tra Pechino e Washington hanno toccato il punto più basso dal 1979.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.