Le forze armate della Cina proseguiranno anche oggi le esercitazioni militari intorno a Taiwan. Aerei, navi, missili ed artiglieria erano stati messi in azione lo scorso 4 agosto in risposta alla visita sull'isola del presidente della camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi. Per tutta risposta anche Taipei, in preparazione ad una possibile invasione, ha messo in campo l'esercito per svolgere manovre di difesa con artiglieria "a fuoco vivo". 

"La vera intenzione della Cina è alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell'intera regione", accusa il ministro degli esteri di Taiwan, Joseph Wu. Per questo motivo questa notte, alle 2:40 ora italiana, Taipei ha dispiegato centinaia di soldati tra comando d'artiglieria, fanteria, comando di difesa e guardia costiera. In campo ci sarebbero anche circa 40 obici e 78 mortai, usati per le prove di tiro in aria ed in mare. Altre manovre sono in programma anche giovedì 11 agosto.

Dal canto suo il People's Liberation Army (Pla) cinese ha fatto sapere che "continuerà ad organizzare manovre congiunte orientate al combattimento via mare e via aerea", concentrandosi su "operazioni di contenimento e sicurezza congiunta". Mobilitati aerei e navi da guerra, artiglieria e missili balistici. La tensione resta alta. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.