Il rallentamento della procedura di privatizzazione della compagnia di bandiera ITA Airways ed il rischio che possa finire in un nulla di fatto evoca i fantasmi della vicenda dell'ex-compagnia Alitalia. Nessuno dei precedenti Governi, fatti, ha mai risolto i guai dell'aviolinea tricolore. Uno scandalo finanziario che in 47 anni ha divorato oltre 10 miliardi di Euro di soldi pubblici dei contribuenti, spesi per coprire i bilanci in perdita.

Il Governo guidato da Mario Draghi dovrebbe avviare la trattativa dopo avere scelto la migliore offerta tra le due presentate: quella del fondo americano Certares con le aviolinee Delta Air Lines ed Air France; quella della cordata italo-tedesca composta dall'armatore Msc e dalla compagnia Lufthansa. Ma il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, il cui partito secondo alcuni gli analisti sarà il più votato nelle elezioni del 25 settembre, ha preannunciato che il nuovo Governo potrebbe non essere d'accordo sulla cessione ad imprenditori non italiani. 

SuI futuro di ITA Airways pendono i problemi di organico ed il piano di espansione della compagnia, nel bel mezzo di una tendenza del mercato che sta favorendo le low-cost. Il timore è che se la privatizzazione salta, l'aviolinea potrebbe trasformarsi in un'idrovora mangiasoldi come Alitalia le cui perdite sono state ripianate dai Governi che si sono alternati negli ultimi decenni.

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