L'ufficio di inchiesta e di analisi per la sicurezza dell'aviazione civile (Bea, Bureau d’Enquêtes et d’Analyses) francese ha pubblicato in questi giorni un report allarmante. Dal documento emergono preoccupazioni nei confronti del comportamento degli equipaggi della compagnia di bandiera Air France. L'aviolinea, pertanto, è stata invitata a "mettere il rispetto delle procedure al centro della cultura della sicurezza dell'azienda". 

Il vettore aereo ha comunicato che sta prendendo in considerazione tutte le raccomandazioni contenute nel rapporto, specificando che in parte sono già state attuate. Il monito di Bea arriva a poche settimane dall'inizio del processo per l'incidente del volo Air France AF-447, che ha causato 228 vittime il primo giugno 2009. Tra gli imputati figurano il costruttore europeo Airbus (produttore dell'A-330/200 precipitato nell'Oceano Atlantico) e l'aviolinea Air France. 

Il documento contiene un elenco degli episodi che più hanno preoccupato l'agenzia francese: tra questi c'è il volo Brazzaville-Parigi del 2020 durante cui una perdita di carburante in quota spinse il comandante a dirottare l'aereo verso un aeroporto in Ciad, ma senza spegnere il motore (procedura Fuel Leak), creando così "un rischio significativo di incendio". 

Il Bea si è detto preoccupato per "una certa cultura insita tra alcuni equipaggi di Air France che favorisce la propensione a sottovalutare il contributo di un'applicazione rigorosa delle procedure alla sicurezza". Tra le preoccupazioni c'è anche il manuale delle operazioni di volo, in parte messo in discussione dalla autorità in quanto "sa come deviare dalle procedure" o "improvvisa di fronte all'imprevedibile".