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CLARA MOSCHINI

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Stati Uniti pensano all'invio di armi a Taiwan

Sottoposta al congresso americano vendita per 1,1 miliardi di dollari; l'ira di Pechino

L'amministrazione degli Stati Uniti guidata da Joe Biden intende chiedere formalmente al congresso americano di approvare una vendita di armi per 1,1 miliardi di dollari a Taiwan. Il pacchetto comprende 60 missili antinave Agm-84L Harpoon Block II (355 milioni di dollari) e 100 missili aria-aria Aim-9X Block II Sidewinder (85 milioni), oltre all'estensione di un contratto per sistemi di sorveglianza radar (655,4 milioni di dollari). Dura la replica cinese.

 "Gli Stati Uniti devono interrompere immediatamente la vendita di armi a Taiwan ed i contatti militari con Taiwan. Devono smettere di creare fattori che potrebbero portare a tensioni nello Stretto di Taiwan, e dovrebbero dar seguito alla dichiarazione del governo statunitense di non sostenere l'indipendenza di Taiwan", ha dichiarato il portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa "Tass". 

Per Pechino questa iniziativa degli Stati Uniti, come qualsiasi contatto militare con l'isola, viola il principio di "una sola Cina". Ossia il fatto che il Dragone considera Taipei una provincia ribelle da ricondurre, anche con la forza, sotto il pieno controllo di Pechino. La notizia della fornitura di armi da Washington arriva il giorno dopo l'attraversamento di navi militari americane nello Stretto di Taiwan e poche settimane dopo la visita del portavoce della camera dei rappresentanti Nancy Pelosi a Taipei.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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