Le parole del presidente russo Vladimir Putin che ieri mattina, in un discorso televisivo rivolto alla Nazione, ha annunciato una mobilitazione parziale in tutta la Russia dei militari riservisti, hanno suscitato le reazioni della maggiori potenze occidentali. Numerose le repliche giunte ieri durante l'assemblea generale della Nazioni Unite a New York, con gli Stati Uniti che annunciano un impegno di 2,9 miliardi di dollari per assistenza umanitaria.

"Il presidente Putin ha fatto aperte minacce all'Europa, con un irresponsabile disprezzo degli impegni del regime di non proliferazione" delle armi nucleari. "Il mondo deve vedere questi atti oltraggiosi per quello che sono". Questa è "una guerra scelta da un uomo, per essere molto chiari", che è "un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Ha invaso un suo vicino, cercato di cancellare uno Stato sovrano". "La Russia ha violato senza vergogna i principi fondamentali della Carta dell'Onu", ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

"Ora la Russia -ha aggiunto- sta chiamando più soldati per la battaglia ed il Cremlino sta organizzando un referendum farsa per annettersi altre parti dell'Ucraina, una violazione estremamente significativa della Carta delle Nazioni Unite": è "la Russia ad avere minacciato" l'Ucraina mentre "nessuno ha minacciato la Russia".

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