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CLARA MOSCHINI

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Iran: governo soffoca proteste delle donne

Oscurata rete cellulare, social network ed internet per bloccare immagini e video

Continuano le proteste in tutto l'Iran per la morte di Mahsa Amini. Migliaia di donne ed uomini sono scesi in piazza ed a fermarli non è bastata la repressione dei giorni scorsi ed il suo tragico bilancio di cinque decessi. Perciò, l'esecutivo di Teheran ieri sera ha bloccato la rete cellulare, i social network e l'intera connessione ad internet. Decisione che ha unito la mobilitazione studentesca, le rivolte per il pane, i diritti civili e le libertà politiche.

La ragazza di 22 anni, originaria del Kurdistan, era in vacanza con la famiglia a Teheran. Nei giorni scorsi era stata fermata dalla polizia morale (Ershad) perché presumibilmente indossava l'hijab in modo giudicato non corretto dagli agenti. Perciò era stata portata in carcere, ma da qui era stata poi trasferita d'urgenza in ospedale, dove era deceduta poche ore dopo. La famiglia ha parlato di percosse, la polizia di un infarto. 

Le ragazze sono scese in piazza senza velo, sfidando a viso aperto il corpo di sicurezza. Le immagini della mobilitazione hanno fatto il giro della rete insieme ai video delle donne che bruciano gli hijab o si tagliano i capelli in segno di solidarietà e protesta, come vuole la tradizione curda quando le donne sono in lutto. Un affronto per Teheran, che ha deciso di oscurare la rete internet, già altamente sorvegliata e chiusa al mondo digitale esterno. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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