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CLARA MOSCHINI

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Alitalia: in 50 anni bruciati 14,5 miliardi

Roma dovrà forse pagare multa sugli aiuti di Stato; incognita futuro ITA Airways

La storia delle compagnie di bandiera in Italia può essere riassunta da alcuni numeri significativi che gettano ombre sulla gestione da parte del Governo: in 48 anni il conto delle perdite ammonta a circa 14,5 miliardi di Euro. Negli ultimi 20 anni l'utile è stato centrato solo una volta nel 2002. Adesso con la privatizzazione della compagnia di bandiera ITA Airways si ripresenta il dilemma: sarà profittevole o andrà come con il predecessore? 

"Alitalia è sempre stata da sola, ma i numeri ci dicono che da sola sul mercato da tempo non ci può più stare, deve entrare in un grande gruppo. Il Covid ha solo accumulato problemi già esistenti, prima comunque perdeva 619 milioni a valori attuali", spiega il professore di Transport Economist all'Università "Milano-Bicocca", Andrea Giuricin.

Alitalia è stata un pozzo senza fondo che dal 2000 ha sempre perso soldi e pertanto ha dovuto contare sull'intervento dello Stato. Nel 2002 l'unica volta con i conti a posto grazie alla penale pagata dall'aviolinea olandese Klm per la rinuncia all'alleanza con Alitalia. Nel 2008 è fallita. Poi nel 2009 la cordata privata dei capitani coraggiosi di Cai (Compagnia aerea italiana) ed il successivo intervento di Etihad fino al 2017. Infine la bancarotta tra il 2017 ed il 2021. 

"C'è un'incognita perché sui primi 900 milioni di Euro di prestito considerati aiuti di Stato dalla Commissione europea è probabile che dovremo pagare una multa. La compagnia -conclude Giuricin- deve essere venduta il prima possibile, più il tempo passa e più perde. Il contribuente ha già perso molto per le mancate scelte della politica".

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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